Il pressostato è un dispositivo che consente di regolare la pressione di un meccanismo o di un dispositivo che si basa sull’utilizzo della pressione, per il suo funzionamento. La sua corretta manutenzione consente a qualsiasi impianto di funzionare in modo preciso, registrando ogni variazione della pressione dell’impianto e funzionando di conseguenza. Andiamo a vedere come regolare un pressostato e come pulirlo.
Che cos’è un pressostato?
Il pressostato è un dispositivo che viene inserito in qualsiasi macchinario che deve gestire la pressione di un liquido. Possiede due stati: aperto e chiuso, e si occupa di rilevare la variazione di pressione rispondendo con la fase di accensione e spegnimento dell’impianto. Una parte del meccanismo immerso nel liquido che deve regolare, si occupa di azionare un sistema di leve che attivano e spengono l’interruttore.
Il suo utilizzo è molto diffuso negli impianti che funzionano in base alla pressione e può riguardare la corrente elettrica, il flusso del gas liquido o naturale, oppure il vapore. Il modello più comune è formato da un interruttore a levetta, che in caso di emergenza o al suono di un allarme può essere spento abbassando la leva.
Come si regola un pressostato?
Un comune pressostato che si può trovare in commercio, possiede una taratura già impostata. Pur essendoci diversi modelli, la taratura iniziale prevede che il meccanismo, a cui viene inserito, si attivi quando la pressione raggiunge un livello più basso di quello inserito al momento della fabbricazione.
La fase di regolazione del vapore impostato è semplice. Dopo avere letto il manuale dell’impianto, occorre indossare un paio di guanti e procurarsi un cacciavite. E’ bene prima segnare su un foglio i valori della pressione in base al quale deve funzionare il pressostato e procedere con lo svuotamento dell’acqua dal serbatoio. Solo dopo, si può procedere con l’apertura della scatoletta dov’è contenuto il pressostato. Troverai due dadi, uno chiamato differenziale che indica la differenza di pressione tra la fase “start” e quella di “stop”. E’ importante per la fase di avvio e regola i valori bassi della pressione. Un altro, che indica il valore di pressione a cui la pompa deve bloccarsi.
Prendi il cacciavite e intervieni sul dado differenziale mettendolo al minimo, allentandolo completamente. Agisci poi sul secondo dado fino a quando non avrai ottenuto il valore che desideri impostare. In questo modo avrai regolato il punto in cui la pompa si bloccherà. Torna al dado differenziale, in modo da regolarlo in base alle tue necessità. Una volta che avrai terminato con la regolazione, rimonta il coperchio e metti in funzione per controllare che sia tutto in regola.
Il valore del funzionamento dei normali acquedotti, solitamente è compreso tra 2 e 4 atmosfere, con piccole modifiche che possono essere dovute alla difficoltà di fare raggiungere l’acqua ai piani alti di un condominio e quindi, la necessità di avere una maggiore pressione.
Manutenzione e pulizia
La manutenzione è fondamentale e va effettuata nel corso dell’anno più volte, con una pulizia frequente per consentire un corretto funzionamento. Infatti, un cattivo funzionamento potrebbe portare al blocco dell’intero impianto idrico, non essendo più possibile avere acqua nell’abitazione e con una pressione insufficiente per le operazioni giornaliere.
Prima di iniziare la pulizia occorre avere a portata di mano il libretto delle istruzioni e una serie di strumenti come una chiave a brugola, cacciaviti a stella e a taglio, un filo sottile di acciaio o ferro, un comune anticalcare. Come prima cosa, occorre togliere la corrente, spegnendo l’impianto e posizionandolo su spento. Apri il rubinetto per fare uscire la pressione e procedi smontando il pressostato, seguendo le indicazioni riportate sul libretto delle istruzioni.
Facendo molta attenzione, utilizza il filo di ferro per togliere i detriti e il calcare che si sono accumulati e stati attento alla membrana che si trova all’interno del pressostato. A questo punto, metti a bagnomaria in una bacinella il pressostato con il prodotto anticalcare, ma attenzione a non immergere le parti elettriche.
Dopo un paio di ore si sarà rimosso lo sporco e potrai asciugare tutto con cura prima di procedere con il montaggio finale. Metti in funzione l’impianto. I regolari i cicli di carico e scarico ti indicheranno il corretto funzionamento.