Ancora prima che fosse inventata la stampa, i libri erano pesanti, voluminosi con una copertina in cuoio e le pagine di pergamena. Per essere letti necessitavano di un supporto e scrivere era un’operazione ben più complessa di come lo è oggi, dal momento che richiedeva l’utilizzo della penna e del calamaio. Nasce così lo scrittoio, un mobile pensato per leggere e scrivere.

I primi esemplari di scrittoi erano dei piani di supporto composti da un’asse inclinata. Nel corso dei secoli questi mobili si adattarono per forma e funzionalità alle nuove necessità, arricchendosi di ante, cassetti che consentivano di conservare libri, materiali da cancelleria e documenti importanti.

Oggi uno scrittoio del ‘700 per signora può essere inserito in casa come complemento di arredo di grande fascino e al contempo piacevole da vedere. Si tratta di un oggetto storico che ha percorso i secoli passando da generazione in generazione. I più antichi sono particolari perché realizzati a mano, dei veri e propri capolavori d’arte.

Arredare con uno scrittoio del ‘700

Decidere quale tipologia di scrittoio antico inserire nel proprio arredamento può essere piacevole ma la scelta non è facile dal momento che ne esistono diversi modelli. Originariamente ogni tipologia di mobile per la scrittura possedeva caratteristiche diverse in base all’uso che se ne voleva fare. I più datati sono caratterizzati da forme sinuose, leggermente bombate che possono cambiare in base al legno utilizzato, solitamente noce, ciliegio o rovere. 

Molti sono arricchiti con materiali pregiati, pietre ricercate e usate come decorazioni con grande valore sia dal punto di vista estetico che economico, perfetti per arredare ambienti classici. Nei secoli, lo scrittoio ha avuto una grande importanza cambiando nel design e adattandosi alle nuove esigenze con lo sviluppo tecnologico: prima la stampa, poi l’arrivo delle macchine da scrivere, dell’elettricità e infine, dei computer.

Le innovazioni tecnologiche hanno cambiato velocemente il modo di lavorare e di scrivere, portando all’eliminazione dei piani ribaltabili e dei cassetti, in favore di piani più spaziosi su cui poggiare Pc, tastiere, lampade e prese della corrente. Ancora oggi, però, chi possiede la fortuna di avere ereditato da genitori e nonni uno scrittoio del ‘700 o di averlo acquistato per passione, può inserirlo nel proprio arredamento ponendo attenzione agli abbinamenti con gli altri complementi di arredo.

Gli esperti in design consigliano di mixare arredamenti antichi e moderni, ma in casa è bene che sia sempre uno lo stile predominante. Quindi, sì allo stile contemporaneo ma con due massimo tre pezzi di antiquariato, altrimenti si potrebbe rovinare tutto l’insieme. Il mood cromatico, ovviamente, e la palette degli arredi deve essere in linea con l’arredo base dominante.

Tipologie di scrittoio

Come abbiamo detto, sono diversi i modelli di scrittoio che l’eredità del passato ci ha lasciato e non sempre è facile scegliere quello più adatto al proprio arredamento. Gli scrittoi si distinguono in:

  • scrittoio a ribalta: il più comune costituito da un corpo superiore con vari ripiani per conservare libri e un’anta ribaltabile che aperta diventa un piano di scrittura e chiusa, nasconde sia i cassetti che i ripiani all’interno. Lo scrittoio poggia su quattro gambe e alcune volte la parte inferiore può avere ante e cassetti;
  • scrittoio a credenza: una variante della ribalta, con la differenza che si presenta più compatto e con cassetti in tutta la lunghezza. Chiuso somiglia a un comò poiché il piano ribaltabile si chiude verticalmente;
  • scrittoio bureau-plat: utilizzato negli studi e uffici perché elegante e prestigioso, apprezzato molto anche negli ambienti moderni. La superficie è ampia, rivestita in pelle o cuoio, la parte inferiore invece presenta cassetti su due colonne laterali. Si presenta in diversi modelli che cambiano per la forma della parte frontale, che può essere piatta oppure bombata o a serpentina;
  • scrittoio secretaire: ideato nel Settecento, si presenta con il ripiano che è una ribalta e al suo interno possiede una serie di piccoli cassetti e vani per conservare libri e oggetti. Il secretaire riunisce la scrivania con tutto l’ufficio, un tempo un modello molto popolare che si trovava nelle abitazioni signorili. Oggi è un oggetto ricercato sia da collezionisti che antiquari, apprezzato per la capacità di ricreare ambienti eleganti e di adattarsi agli arredamenti contemporanei. I modelli più recenti sono piccoli e leggeri, che possono essere smontati per il trasporto;
  • scrittoio a tamburo: simile al secretaire con la differenza che la ribalta non è una superficie piatta ma curva, composta da listelle di legno che si srotolano per aprire il vano interno che presenta cassettini e scomparti. Quando la ribalta si chiude, l’intero ripiano per scrivere viene coperto.
Scrittoio del 700 per signora: ecco come inserirlo nel proprio arredamento