Il minimalismo, prima di essere una tendenza, è una filosofia di vita, che si caratterizza per la ricerca dell’essenziale. L’obiettivo di una vita basata sul minimalismo è, infatti, quello di eliminare tutto ciò che è superfluo per godere di ciò che si ha senza eccessi. Questa ricerca di semplicità si è poi estesa a diversi ambiti, anche nell’arredamento, con proposte minimal per ogni ambiente.
La cucina in particolare, essendo un ambiente dove si svolgono molte attività, e quindi soggetto anche al disordine, può essere arredata facendo attenzione al minimalismo per renderla ordinata e funzionale.
Per aiutare a comprendere meglio come ristrutturare la cucina con uno sguardo al design e uno all’efficienza, abbiamo selezionato sette consigli utili da parte dei designer su come arredare una cucina minimalista.
Via il superfluo
La prima cosa da fare, se si desidera realizzare una cucina minimalista, è eliminare tutti i dispositivi e gli accessori superflui, come i piccoli elettrodomestici che non vengono utilizzati con una certa frequenza e gli strumenti da cucina che hanno solo una funzione decorativa. L’obiettivo è creare un ambiente ordinato nel quale potersi muovere in libertà, soprattutto se gli spazi sono ridotti.
Scegliere i colori giusti
In una cucina minimalista i colori alle pareti sono neutri e, anche se si scelgono più tonalità, il consiglio è di scegliere colori che non siano troppo in contrasto fra loro. Il risultato sarà una stanza semplice e, la vicinanza cromatica della palette aiuterà a rendere l’area più spaziosa di quello che è in realtà.
Mobili lineari
In una cucina minimalista i mobili sono lisci e lineari. Bisogna, quindi, sostituire i pomelli con delle barre orizzontali o maniglie a scomparsa e scegliere dei mobili con ante lisce, possibilmente in tinta unita. È, inoltre, importante il numero dei mobili, che non deve essere eccessivo ma limitato all’essenziale. Potrebbero ad esempio bastare il mobile sottolavabo e un paio di mobili per la dispensa.
Ogni elemento al suo posto
In una cucina minimalista nulla dev’essere lasciato fuori posto. Pentole, piatti e posate devono trovare posto negli appositi mobili e non devono essere posizionati degli elementi che non appartengono a quell’ambiente, come ad esempio poltrone o lampade da lettura. Oggetti come la radio o la televisione devono essere collocati in punti in cui risultino poco invasivi.
Puntare sulla tecnologia
Una cucina minimalista, per aumentare la sua efficienza, si basa anche sull’utilizzo di elettrodomestici smart, che permettono anche di tutelare l’ambiente. Secondo recenti studi, le smart home saranno le case del futuro tanto che l’Italia nel 2022 è stata tra i paesi europei con la più alta crescita nel campo delle case intelligenti. A conferma che la tendenza a prediligere ciò che è utile ed efficiente prevale su tutto il resto.
In cucina gli elettrodomestici smart da scegliere sono il frigorifero, il forno e la lavastoviglie, puntando a modelli compatti e multi accessoriati. Molto indicato anche il piano a induzione per la cucina, sia per questioni di ottimizzazione dello spazio sia per la sicurezza.
Materiali sostenibili
Come per gli elettrodomestici, anche per i materiali l’attenzione alla sostenibilità è importante. La plastica va assolutamente abolita a favore di vetro, metallo e cristalli. Ampio spazio poi ai materiali innovativi come il policarbonato o il corian.
Illuminazione controllata
L’illuminazione di una cucina minimal dev’essere semplice e funzionale. Si predilige un lampadario unico centrale nella zona in cui si mangia e delle zone illuminate ad hoc con faretti incassati, come il piano di lavoro o la zona intorno alla cucina.