Due operazioni che vengono spesso trascurate da chi ha un prato sono l’arieggiatura e la scarificatura; questo è sicuramente un errore dal momento che arieggiare il prato e scarificarlo sono operazioni fondamentali per mantenerlo in perfetta salute e anche bello a vedersi.
Con il passare del tempo, infatti, sul prato si deposita gradualmente una sorta di “mantello” costituito da materiale organico di vario tipo (piccoli detriti vegetali, residui di sfalcio, fogliame, muschio ecc.); quando questo mantello (detto comunemente feltro) acquisisce uno spessore eccessivo, è dannoso per la salute e anche per la bellezza del prato dal momento che si trasforma, di fatto, in una sorta di filtro che impedisce non solo la corretta ossigenazione del terreno, ma anche il passaggio della luce e dell’acqua che finisce per ristagnare; si ha inoltre un ridotto assorbimento delle sostanze nutrienti. Se non si pone rimedio alla situazione il manto erboso diventa quindi più suscettibile alle malattie e meno resistente alle intemperie e agli sbalzi di temperatura.
Per mantenere in perfetta salute il proprio prato verde è quindi necessario arieggiarlo e scarificarlo periodicamente; tali operazioni possono essere effettuate con appositi strumenti, gli arieggiatori e gli scarificatori; si tratta di apparecchi pensati appositamente per rimuovere il feltro e rivitalizzare il terreno; gli arieggiatori sono strumenti con lame molto appuntite che penetrando nel terreno formano dei fori che consentono la corretta circolazione di aria e acqua; questa operazione, inoltre, riduce la compattezza del terreno migliorandone la salute; gli scarificatori possono essere considerati degli arieggiatori più potenti, in grado di rimuovere anche il feltro accumulatosi nel tempo.
Manutenzione del prato: quale arieggiatore scegliere?
Esistono varie tipologie di arieggiatore che possiamo sostanzialmente suddividere in due grandi categorie: arieggiatori elettrici e arieggiatori a scoppio. Quale scegliere? La risposta a questa domanda dipende essenzialmente dalle dimensioni dei terreni da arieggiare; per prati di piccole o medie dimensioni si può optare tranquillamente per un arieggiatore elettrico, un apparecchio leggero, poco rumoroso, di dimensioni abbastanza ridotte e alimentato da un cavo elettrico; per lavori più impegnativi e per prati di più grandi dimensioni è consigliabile optare per qualcosa di più potente, come per esempio un Arieggiatore a scoppio STIGA, un apparecchio particolarmente performante che permetterà in tempi piuttosto rapidi di rivitalizzare il proprio terreno consentendo una corretta penetrazione di acqua e ossigeno; tra l’altro, l’arieggiatore in questione è dotato di un comodissimo sacco (un cesto di raccolta della capacità di 50 litri) che serve a raccogliere il materiale rimosso evitando la rimozione manuale dei residui di lavorazione.
Quando effettuare l’operazione di arieggiatura?
L’arieggiatura, come detto, è un’operazione che serve a garantire la salute del terreno e la bellezza del manto erboso ed è quindi necessario effettuarla periodicamente; gli esperti però consigliano di procedere non prima di tre anni dalla semina dell’erba. Trascorso questo periodo, l’indicazione è quella di effettuare l’arieggiatura almeno una volta l’anno, indicativamente nel mese di marzo o al più tardi in aprile (si tenga presente che prima di procedere con l’operazione di arieggiatura è necessario avere effettuato almeno due operazioni di taglio dell’erba); una seconda “passata” può poi essere fatta nel corso della stagione autunnale; è il modo migliore per rimuovere il muschio che viene a crearsi dopo la stagione estiva.