L’efficienza energetica nelle abitazioni è un tema di crescente importanza, non solo per il risparmio economico che comporta, ma anche per il contributo significativo alla sostenibilità ambientale. In questo contesto, la dispersione termica rappresenta uno dei principali fattori di inefficienza. Questo articolo, realizzato insieme all’aiuto di Mavis Srl negozio di serramenti a Udine, esplorerà in dettaglio cosa sia la dispersione termica, come si calcola, dove si verifica principalmente in un edificio e come è possibile minimizzare queste perdite per ottenere un ambiente più confortevole ed economicamente sostenibile.

Cos’è la dispersione termica

La dispersione termica in una casa si riferisce alla capacità del calore di attraversare le pareti dell’edificio. Questo fenomeno è più evidente quando il calore generato dai sistemi di riscaldamento si muove dall’interno verso l’esterno durante I mesi freddi, e viceversa nei mesi caldi. Un elevato livello di dispersione termica indica la presenza di punti nell’abitazione dove il calore attraversa con maggiore facilità, creando scompensi termici che rendono gli ambienti freddi in inverno e caldi umidi in estate.

Come si calcola il coefficiente di dispersione termica?

Il calcolo della dispersione termica può essere effettuato autonomamente o con l’aiuto di software specializzati. Ad esempio, per calcolare la dispersione attraverso una parete, è necessario considerare lo spessore del materiale, la sua conducibilità termica e la superficie esposta. Prendendo una parete di 25cm in mattoni forati (conducibilità termica λ=0,18), la dispersione per ogni grado di differenza di temperatura si calcola moltiplicando questi valori, risultando in una dispersione di 27 w per grado kelvin.

Quali parti della casa hanno la maggiore dispersione termica?

Le dispersioni termiche maggiori avvengono generalmente attraverso le strutture opache verticali e orizzontali, come pareti e tetto, che rappresentano circa l’85% delle perdite totali, mentre finestre e porte circa il 15%. Di conseguenza, gli interventi di riqualificazione energetica si concentrano prioritariamente su queste aree.

Come eliminare le dispersioni termiche

Ridurre le dispersioni termiche è fondamentale per migliorare l’efficienza energetica di un edificio, aumentando il comfort abitativo e riducendo I costi energetici. Esistono diverse strategie e interventi che possono essere attuati per minimizzare queste perdite. Questo articolo esplora I principali metodi per ottimizzare l’isolamento termico degli edifici, con un occhio di riguardo ai ponti termici, alle connessioni termiche, e altre criticità comuni nelle costruzioni.

Attenzione ai ponti termici e alle connessioni termiche

I ponti termici sono aree di una struttura dove l’isolamento è insufficiente o interrotto, facilitando la perdita di calore. Esempi tipici sono le giunzioni tra pareti e pavimenti, attorno alle finestre e in corrispondenza dei collegamenti strutturali. Utilizzando tecniche come la termodiagnostica, è possibile identificare e intervenire su questi punti critici con soluzioni specifiche, come l’isolamento localizzato o l’installazione di materiali a barriera termica.

Le connessioni termiche, simili ai ponti termici ma situati nei punti di incontro tra diverse strutture edilizie, richiedono attenzioni analoghe. Questi punti possono essere isolati efficacemente durante la fase di progettazione o mediante interventi di riqualificazione, migliorando significativamente la prestazione energetica dell’edificio.

Le finestre di qualità: protezione dal freddo e dal rumore

Le finestre sono tra I principali responsabili delle dispersioni termiche in un edificio, con perdite che possono arrivare fino al 40% del totale. Sostituire vecchi infissi con nuovi modelli dotati di doppi o tripli vetri può ridurre drasticamente questi scambi termici. I vetri tripli, in particolare, offrono eccellenti prestazioni isolanti e acustiche, ideali per ambienti esposti a elevato inquinamento sonoro.

Sigillare fessure e spazi

Una delle soluzioni più immediate e economiche per ridurre le dispersioni termiche è la sigillatura di fessure e spazi attorno a finestre e porte. Materiali come il silicone o il mastice acrilico possono essere utilizzati per chiudere questi spazi, impedendo così al calore di sfuggire e all’aria fredda di entrare.

Isolamento del tetto o del soffitto

In molti edifici, il tetto o il soffitto possono essere fonti significative di perdite termiche, specialmente negli edifici più vecchi. L’isolamento di queste superfici può essere realizzato con materiali come la lana minerale o il polistirene espanso, riducendo le dispersioni e migliorando il comfort generale dell’edificio.

Muri esterni

I muri esterni sono responsabili di una quota significativa delle dispersioni termiche. L’isolamento dall’esterno è spesso la soluzione più efficace per ridurre tali perdite, utilizzando materiali come la lana minerale o il polistirene. È importante assicurarsi che l’umidità interna possa essere gestita adeguatamente per evitare problemi di condensa e muffa.

Dispersioni di calore durante la produzione di acqua calda e nei sistemi di distribuzione

Anche I sistemi di produzione e distribuzione di acqua calda possono essere ottimizzati per ridurre le dispersioni termiche. L’isolamento delle tubature, la revisione della capacità dei serbatoi e l’efficienza dei boiler sono tutte aree in cui interventi mirati possono portare a risparmi significativi.

Spese inutili per il riscaldamento

Infine, è essenziale considerare le abitudini di utilizzo del riscaldamento. Ridurre la temperatura di riscaldamento di qualche grado e assicurarsi che il calore non venga disperso inutilmente (ad esempio, riscaldando con finestre aperte) può ridurre notevolmente I costi energetici.

Adottando questi interventi, è possibile ridurre

Significativamente le dispersioni termiche di un edificio, migliorando l’efficienza energetica e contribuendo a un ambiente più sostenibile e confortevole per tutti.

L’adozione di queste soluzioni non solo migliora l’efficienza energetica dell’edificio, ma contribuisce anche a un significativo risparmio economico a lungo termine, rendendo gli edifici più sostenibili e confortevoli. Le strategie sopra menzionate sono fondamentali per trasformare una casa da semplice struttura a un vero e proprio sistema efficiente di gestione energetica.

Dispersione termica: che cos’è e come evitarla