Al genere Graptopetalum appartengono delle piante grasse tipiche dell’America Centrale facenti parte della famiglia Crassulaceae, particolarmente adatta per i giardini rocciosi. Questo genere si caratterizza per le foglie spesse, acquose e succulente ma anche per i fiori raggruppati in piccole ombrelle tenute dallo stelo. Si tratta per lo più di piante perenni facili da coltivare in vaso, nei giardini costieri e in quelli rocciosi.

Esistono diverse varietà di Graptopetalum: l’Ametistinum che somiglia a un piccolo arbusto, che possiede foglie di colore grigio-blu; la Pachyphyllum che somiglia alla varietà precedente ma con le foglie bianche; la Paraguayense con le foglie di colore bianco-grigio e i fiori bianchi; la Graptopetalum bellum, una pianta grassa che può essere ideale per gli ambienti interni, caratterizzata dai suoi fiori rossi che sbocciano in primavera.

Caratteristiche della pianta

Il genere Graptopetalum comprende diverse specie di piante succulente originarie dell’America Centrale, diffuse allo stato spontaneo specialmente in Arizona e in Messico. Tutte le specie di queste piante grasse sono persistenti e decorative, provviste di un piccolo apparato radicale che comprende delle piccole radici spesse quanto un capello. La parte aerea tende a formare densi e larghi cespi composti da numerose rosette di foglie portate da steli o fusti spessi e succulenti, che tendono a lignificare nella parte bassa a livello del terreno.

I fusti sono di colore grigio-verde in sommità, di colore grigio mattone nella parte inferiore. Le foglie che formano le rosette sono lisce e dotate di un apice appuntito. Il colore può variare a seconda della specie dal verde al grigio argento. Durante il periodo della fioritura dal centro della rosetta di foglie compaiono delle infiorescenze composta da 3-4 fiori stellati, con la corolla a 5 petali uniti alla base. I petali dei fiori presentano delle piccole macchie puntiformi di colore rosso cupo.

La Graptopetalum bellum è una specie caratterizzata da foglie riunite in rosette compatte, larghe dai 3 agli 8 centimetri, con la superficie delle foglie di colore grigio-verdastro. La Graptopetalum bellum è una varietà che sembra essere facile da coltivare, che ama l’esposizione luminosa ma non direttamente esposta ai raggi del sole, e i terreni fertili e ben drenati. Necessita di un’innaffiatura moderata durante la stagione vegetativa e il terriccio deve essere quasi asciutto nei mesi invernali. Gli esperti raccomandano di non esporla a temperature inferiori ai 7°C.

Nella stagione primaverile durante il periodo della fioritura le va somministrato ogni due settimane, un fertilizzante liquido che deve essere diluito nell’acqua di annaffiatura cercando di non bagnare la pianta. La Graptopetalum bellum si riproduce per seme oppure radicando le rosette laterali che si sviluppano alla base della pianta madre su sabbia asciutta. Questa pianta teme i possibili attacchi del ragnetto rosso, che produce macchie marroni sulle foglie.

Coltivazione Graptopetalum

Si tratta di una pianta succulenta che ama i luoghi luminosi e soleggiati, per molte ore al giorno. Alcune specie con foglie meno spesso sono, però, sensibili ai raggi diretti del sole e per questo vanno esposte al riparo di alberi oppure all’ombra di siepi. La temperatura ottimale per la coltivazione in generale non deve essere al di sotto dei 5-8 gradi ad eccezione di alcune specie che possono resistere anche a temperature vicine ai -5°C, motivo per il quale possono essere coltivate anche all’aperto nelle regioni del nord Italia.

Come tutte le piante grasse o succulente, predilige il terreno sciolto, ricco di materia organica e ben drenato. Il substrato ottimale secondo il consiglio degli esperti, sembra essere una miscela di terreno specifico per cactacee e torba, in modo da non soffocare il fragile apparato radicale. Le piante di questa specie necessitano di annaffiatura per tutto il ciclo vegetativo che va dalla stagione primaverile a quella estiva. Le piante più giovani devono essere annaffiate spesso rispetto gli esemplari adulti, ma solamente quando il terreno è completamente asciutto. In inverno, le irrigazioni dovrebbero essere sospese per evitare che radici e colletto possano marcire.

Concimazione

Ogni 20 giorni va somministrato un concime liquido specifico diluito nell’acqua delle annaffiature. In alternativa, ogni 2-3 mesi si può distribuire ai piedi dei cespi del fertilizzante granulare a lento rilascio. Come le altre piante succulente, vanno concimate tra marzo e aprile, quando il periodo delle gelate invernali è scongiurato, si è conclusa la pausa vegetativa e si avvicina il periodo della fioritura.

La prima concimazione deve potere assicurare un adeguato apporto di azoto, fosforo e potassio. In seguito, per stimolare la fioritura, il fertilizzante idoneo deve essere un prodotto ad alto tenore di fosforo e potassio con l’aggiunta di microelementi.

Essendo piante provviste di apparato radicale corto e poco profondo, si rinvasano solo quando i cespi di rosette non hanno più spazio disponibile. Il nuovo vaso deve avere il diametro di qualche centimetro più grande del precedente e il terriccio deve essere nuovo. Se la pianta non necessita di rinvaso, almeno una volta all’anno si consiglia di rimuovere qualche centimetro di terreno e sostituirlo con del terriccio nuovo e fresco che sia ben drenato.

 

Graptopetalum Bellum: che pianta è? Come si coltiva?