Una delle bevande più consumate nel mondo è la birra, che si ottiene dalla fermentazione dell’orzo e viene aromatizzata con il luppolo. In Italia, a berla almeno una volta alla settimana è il 55% della popolazione, tra i 35 e i 55 anni.
Si può bere birra in bottiglia o birra alla spina. La birra alla spina subisce una pastorizzazione più leggera rispetto a quella in bottiglia e, anche se ha scadenza più breve (non superiore a 6 mesi), mantiene tutte le caratteristiche organolettiche naturali.
Come scegliere la migliore macchina per la spillatura della birra
Per poter spillare la birra, si utilizzano delle macchine apposite, chiamate anche spillatori. Queste apparecchiature permettono di servire la birra direttamente dal fusto, con la giusta temperatura e la frizzantezza desiderata. In commercio sono disponibili modelli professionali, da utilizzare nei bar o nei pub, e quelli domestici.
Sia che vogliate acquistare uno spillatore professionale o uno per uso domestico, è importante analizzarne le caratteristiche principali prima di acquistarne uno. Innanzitutto bisogna considerare la capienza dei fusti: per servire più persone contemporaneamente, sono perfetti gli spillatori di grandi dimensioni che hanno fusti capienti. Per eventi in giardino e all’aria aperta ideali sono invece gli spillatori da tavolo, che hanno piccole dimensioni e peso contenuto.
Un altro criterio da considerare è la capacità di raffreddamento, cioè la quantità di birra e il tempo necessario che la macchina impiegherà per portare la birra alla temperatura desiderata. Alcuni modelli per uso domestico hanno il meccanismo di raffreddamento integrato, altri ne sono privi. In entrambi i casi comunque il barilotto di birra deve essere messo in frigo per alcune ore prima di poter essere servito.
Determinante nella scelta della macchina per la spillatura della birra è sicuramente la potenza. Più alta sarà la potenza del macchinario, migliori saranno le sue prestazioni: la birra si conserverà meglio e si disperderanno minori quantità di anidride carbonica. Se utilizzerai lo spillatore saltuariamente, vi consigliamo di acquistare un modello senza alimentazione elettrica. Se invece ne farai un uso continuo, è meglio optare per un modello con motore. Strettamente legato alla potenza è il consumo energetico. Per evitare di acquistare un modello che consumi molto, vi suggeriamo di preferire quelli con classe energetica A+.
Per essere sicuri di acquistare un eccellente spillatore di birra, è bene non scegliere modelli con prezzi inferiori ai €50, ma meglio superare le €150. Inoltre preferite marche conosciute e affidabili perché saranno garanzia di un buon prodotto. Controllate che ci sia sempre un display frontale, utile per controllare la freschezza e la temperatura della birra e quand’è il momento di cambiare il fusto.
I migliori spillatori di birra in vendita
Tra le migliori macchine per la spillatura della birra in vendita ci sono:
Philips Perfect Draft HD3720/25
Ha fusti di metallo da 6 litri e un display LCD che indica temperatura, volume e freschezza della birra. Dispone di un sistema di erogazione senza aggiunta di anidrite carbonica e sistema refrigerante integrato, grazie al quale la birra resta fredda per 30 giorni a 3°. Facile da usare e di ottima qualità, è perfetto per le serate con gli amici. Purtroppo però le ricariche non sono facilmente reperibili e i barilotti sono un po’ costosi.
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H.Koenig Bw1880 Spillatore, 65 W
Ha un sistema di raffreddamento integrato, la potenza di 65 Watts, la temperatura regolabile da 3° a 6°, la struttura in acciaio inox e un cassetto salva gocce estraibile. Grazie ai piedi anti-scivolo, l’apparecchio è solido e stabile, e le dimensioni piccole e compatte lo rendono maneggevole. Pur essendoci scritto che è compatibile anche con i fusti pressurizzati universali, in realtà non è così. Questo spillatore può essere utilizzato solo con i fusti Heineken.
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Klarstein Skal
Dotato di un’unità di raffreddamento integrata, è adatto per tutti i barili da 5 litri, ha un display LED che fornisce informazioni sulla temperatura e un sistema di cartucce CO2. Ci sono 6 temperature di refrigerazione regolabili e la refrigerazione è illimitata da 2 a 12 °C. Facile da usare e da pulire, questo prodotto fa una bella schiuma, è realizzato con materiali di qualità ed è molto leggero. Purtroppo però è piuttosto rumoroso.
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Klarstein Hopfenthal
È dotato di unità di raffreddamento a bassa emissione rumorosa, sistema di pompaggio integrato e display LED con indicazione della temperatura. Con potenza di 72 W, ha una bacinella per due bicchieri di birra e non necessita di cartucce CO2. Ha un design colorato e moderno, è facilmente smontabile e il dispenser e la bacinella possono essere tranquillamente lavati in lavastoviglie. Uniche pecche sono che le istruzioni non sono scritte in italiano e non si può regolare la temperatura della birra.
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Consigli utili per spillare a birra
Spillare la birra è per molti un’arte. Il miglior modo per farlo è inclinare leggermente il bicchiere sotto rubinetto e far scendere lentamente la birra, fino a quando la schiuma sarà fuoriuscita. Con una spatola bisognerà livellare la schiuma affinché questa non perda la sua consistenza. Mi raccomando a non far toccare il bicchiere al becco del rubinetto.
Ci sono diverse tecniche di spillatura della birra e le più famose sono:
- La spillatura inglese, che prevede di inclinare il bicchiere a 45° e di riempirlo senza fare molta schiuma. Per non rovinare la spillatura è consigliato non aprire e chiudere il rubinetto più volte.
- La spillatura olandese, che consente di riempire il bicchiere velocemente lasciando trasbordare la schiuma, che verrà successivamente tagliata con una scatolina.
- La spillatura tedesca, con la quale si spilla una piccola quantità di birra, che verrà fatta scorrere lungo le pareti del bicchiere. Poi si versa il secondo colpo direttamente nella birra, creando altra schiuma, e infine il terzo e ultimo colpo. Con questo tipo di spillatura si elimina il gas in eccesso e si rendono le birre poco frizzanti.
- La spillatura irlandese, per la quale non si utilizza la spina classica ma un impianto chiamato a carbo-azoto, che sfrutta l’anidride carbonica per mantenere frizzante la birra e l’azoto per spingerla fuori dal fusto.